Si può dire no al padrone, si può diventare più grossi e più potenti di lui.
Visionaria, gracile e malata, eppure dotata di una enorme forza d'animo, Harriet Tubman è un personaggio realmente esistito: è la straordinaria eroina che riuscì nell'impresa di progettare e realizzare, insieme ad altri appassionati compagni di lotta, la ''Underground Railroad'', la strada segreta che consentì a migliaia di schiavi di fuggire verso la libertà. Evadere dal campo di lavoro per lo schiavo assumeva la dimensione di un viaggio verso l’ignoto. L’operazione Underground Railroad era ben pianificata. Una volta evasi dalla piantagione, coloro che decidevano di fuggire, sapevano di poter contare su una rete di individui pronti a condurli attraverso strade sconosciute e piste poco battute, verso stazioni sicure, dove potersi nascondere e riposare. Solo in seguito ricevevano indicazioni dettagliate riguardo le modalità del piano. Per uno schiavo scappare era possibile solo con il favore delle tenebre, quando il buio della notte nascondeva agli occhi vigili dei sorveglianti bianchi il nero fuggiasco. Un ruolo fondamentale nello schema era assunto dalle canzoni. Il loro scopo era di avvisare gli schiavi, tramite indicazioni nascoste nei versi, dell’arrivo di una guida che li avrebbe portati in salvo attraverso sentieri nascosti.
«Buia e ardua è la strada
lungo la quale viaggia il pellegrino,
ma oltre questa valle di tristezza
giacciono i campi dei giorni infiniti.»
(Canzone di Harriet Tubman)
Bibliografia: Francesco d’Adamo, Oh Harriet!, Giunti
Età consigliata: dai 10 ai 14 anni
Lettrici: Laura Mirone e Veronica Risatti
Durata: 1 ora circa
Info e prenotazioni: info@teatrosanmarco.it , tel. 0461 233522, cell. 328 7315514